Prima di ricevere questa offerta lavorativa, se mi avessero chiesto di elencare le città della Cina, la mia lista si sarebbe fermata a Pechino, non so neanche se mi sarebbe venuta in mente Shanghai. Di Shenzhen ignoravo totalmente l’esistenza e la localizzazione sulla cartina geografica.
Cercai allora Shenzhen su Google e appresi che è una città con circa quaranta anni di vita, sorta dove prima c’era un piccolo villaggio di pescatori, e che oggi conta dodici milioni di abitanti e migliaia di migliaia di grattacieli. Quasi città specchio della vicinissima Hong Kong, posta su un’isola di fronte a Shenzhen e raggiungibile in meno di una mezz’oretta di auto dalla metropoli cinese.
Devo essere sincera: le città moderne non mi attraggono. Non ho mai sognato di visitare New York, per esempio, ma sogno di visitare l’Iran, il Marocco, il Giappone… Ecco, premesso questo, si dovrebbe capire perché la spettacolare grandiosità di Shenzhen mi dice veramente poco: si belli i grattacieli megagalattici, meraviglioso il verde e i fiori ovunque presenti in città in quantitativi strabilianti… ma se qualcuno mi venisse a trovare dall’Europa, non spenderei neanche mezza giornata per far vedere loro questo posto.
E il leggere online che si faccia spesso l’errore di considerare Shenzhen una città senza storia, mi fa davvero sorridere, quando vado poi a vedere quali siano i reperti “storici” cui ci si riferisce con questo ragionamento: scusate ma una che viene dalla terra dei Fori imperiali e degli scavi di Pompei non può far altro che sorridere!
La prima uscita in giro per Shenzhen, quindi, è stata ad una delle tre attrazioni turistiche principali, degne di una città tanto moderna: Windows of the World, il mondo in miniatura. Ci sono poi anche Splendid China (la Cina in miniatura) e Happy Valley (qualcosa a metà strada tra Disneyland e le giostre delle feste di paese).
Avevo zero aspettative: semplicemente passare una mezza giornata all’aperto.
Devo dire che, considerata la tipologia di posto, non è fatto neanche male: realizzato con il solito senso di grandiosità tipicamente cinese, è un parco enorme, che rappresenta ambienti di dimensioni immense, dai vari angoli dei cinque continenti.
Per chi pensa che il mondo in miniatura sia una pacchianata, si, è vero, lo è, ma solo se l’aspettativa è quella di visitare posti culturali e storici. Invece vissuto come un parco divertimenti in cui trascorrere una giornata all’aperto, Windows of the World è un’attrazione tutto sommato carina.
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