L’Hanfu è un abito tradizionale, usato dalla etnia
degli Han in Cina, utilizzato durante gran parte del periodo precedente alla
dinastia Qing.
Esistono diversi stili di Hanfu, ma il modello
tradizionale prevede una veste o una giacca indossata come indumento superiore
e una gonna come indumento inferiore. Inoltre l’Hanfu include diverse forme di
accessori, come copricapi, calzature, cinture, gioielli e ventagli.
Sin dall’antichità gli indumenti superiori dell’Hanfu
venivano indossati avvolti sul davanti, con il lato sinistro che copriva il
lato destro e si estendeva fino alla vita destra di chi lo indossava.
Fin
dall’inizio della sua storia, l’abbigliamento cinese Han era inseparabile dalla
seta e dall’arte della sericultura. Inizialmente l’abbigliamento in seta veniva
utilizzato per scopi decorativi a cerimoniali, mentre la gente comune
utilizzava abiti a base di canapa. Ma al tempo degli Han la coltivazione della
seta si era molto sviluppata, insieme all’uso di broccato, damasco, raso e
garza.
I
primi rudimenti di una struttura sistemica dell’abbigliamento in cui i colori,
i disegni e le regole che ne governavano l’uso furono implementati in tutti gli
strati sociali, vengono fatti risalire alla dinastia Shang (1600-1000 a.C.),
quando l’Hanfu consisteva di una tunica lunga fino al ginocchio con polsini
stretti e legata con una fascia e una gonna stretta che raggiungeva le caviglie
di chi lo indossava.
La
dinastia successiva, quella degli Zhou occidentale (1045-771 a.C.) istituì una
rigida società gerarchica che usava l’abbigliamento come meridiano di status e,
inevitabilmente, l’altezza del proprio rango influenzava l’ornamento di un
costume. Tali indicatori includevano il tessuto, la forma, le dimensioni, i
colori dei vestiti, il motivo decorativo, la lunghezza di una gonna, l’ampiezza
di una manica… c’erano regole severe sugli abiti dell’imperatore, dei duchi
feudali, degli alti funzionari, dei soldati, degli adoratori degli antenati,
delle spose e delle persone in lutto.
Durante
la dinastia Zhou, con la sua enfasi sulla cortesia ed i costumi, l'Hanfu assume
forme specifiche e formali, in particolare compare l'Hanfu per le opportunità
professionali.
Il
codice di abbigliamento della dinastia Zhou orientale iniziò a venire meno verso
la metà del periodo degli Stati Combattenti: molte regioni decisero di non
seguire il sistema della dinastia Zhou e l'abbigliamento durante questo periodo
era differenziato tra i sette stati principali (cioè gli stati di Chu, Han,
Qin, Wei, Yan, Qi e Zhao).
All'inizio
della dinastia Han non c'erano restrizioni sull'abbigliamento indossato dalla
gente comune. Durante gli Han occidentali, gli editti imperiali sull'uso
dell'abbigliamento generale non erano abbastanza specifici da essere
restrittivi per il popolo e non furono applicati in larga misura.
L'abbigliamento era semplicemente diverso a seconda delle stagioni: blu o verde
per la primavera, rosso per l'estate, giallo per l'autunno e nero per l'inverno.
Fu
l'imperatore Ming di Han (58-79 d.C.) a formalizzare il codice di abbigliamento
della dinastia Han nel 59 d.C., durante gli Han orientali.
Secondo
il nuovo codice di abbigliamento, l'imperatore doveva essere vestito con un
indumento superiore di colore nero e un indumento inferiore di colore giallo
ocra. Esistevano dodici modelli di indumenti sacrificali e dodici ornamenti che
potevano essere usati per differenziare i ranghi sociali. Inoltre, furono
specificati i regolamenti sugli ornamenti usati da imperatori, consiglieri,
duchi, principi, ministri e funzionari. C'erano stili distinti di abbigliamento
basati sui ranghi sociali. Questi regolamenti erano basati su rituali
confuciani.
Diversi
tipi di copricapo, tessitura e tessuto, così come nastri attaccati ai sigilli
ufficiali, venivano usati anche per distinguere gli ufficiali. Il sigillo
ufficiale veniva posto in una borsa di pelle, messa alla vita di chi lo
indossava e il nastro, che era disponibile in diversi colori, dimensioni e
consistenza per indicare il grado, appeso fuori dalla borsa.
Nel
corso degli anni, le donne della dinastia Han indossavano comunemente anche
giacche e gonne di vari colori. La combinazione di capi superiori e inferiori
nel guardaroba femminile alla fine divenne il modello di abbigliamento
dell'etnia Han delle generazioni successive.
Durante
le dinastie Qin e Han, le donne indossavano gonne composte da quattro pezzi di
stoffa cuciti insieme; una cintura era spesso attaccata alla gonna.
I
contadini, gli operai, gli uomini d'affari e gli studiosi, erano tutti vestiti
in modo simile durante la dinastia Han; giacche, grembiuli e dubikun (pantaloni
al polpaccio) o leggings erano indossati dai lavoratori maschi.
Le
giacche indossate dagli uomini che si dedicavano al lavoro fisico sono
descritte come una versione più corta di zhijupao ed erano indossate con i
pantaloni.
Il
jingyi (pantaloni) continuò ad essere indossato nel primo periodo della
dinastia Han; altri pantaloni indossati durante la dinastia Han erano dakouku (pantaloni
con gambe estremamente larghe) o dashao (pantaloni che erano legati sotto le
ginocchia con delle stringhe); entrambi sono stati sviluppati dai pantaloni a
vita larga introdotti dal re Wuling di Zhao.
Anche
gli uomini della dinastia Han indossavano un fazzoletto o una corona sul capo.
L'Hanfu fu utilizzato per quasi 4000 anni e
resistette fino alla fine della dinastia Ming.
Durante questo periodo, gli Han non ne hanno
modificato le caratteristiche principali: l'Hanfu sviluppò le caratteristiche
che lo contraddistinguono e divenne popolare ed è proprio alla dinastia Han che
deriva il nome del gruppo etnico Han ed il nome dei loro costumi Hanfu.
Il
periodo della dinastia Han fu straordinario ed importante nella storia della
Cina, il popolo Han si formò durante questo periodo. Con il progresso della
società, la cultura degli Han crebbe così fiorente che raggiunse livelli
notevoli nel campo delle arti, delle scienze, dell'economia e dell'agricoltura.
Utilizzato
durante la storia della Cina sia in epoca classica che moderna, condividendone
la sua lunga durata e la sua storia, l'Hanfu è un pezzo importante del
patrimonio culturale del popolo Han.
Purtroppo,
a causa dell'invasione Manciù nel XVII secolo e il divieto di indossare
l'Hanfu, molti Han, come la maggior parte del mondo, pensano ancora che i
costumi mancesi, come il Tangzhuang ed il Qipao, siano i costumi tradizionali
cinesi. Ma l'Hanfu non è completamente scomparso nel mondo moderno.
Durante
feste tradizionali cinesi ed i giorni importanti della storia della Cina, si
possono ancora vedere una minoranza di Han vestita con l'Hanfu: per la commemorazione
degli antenati, per eventi patriottici, o per partecipare a una cerimonia
tradizionale durante la quale i giovani Han, in genere dai 16 ai 22 anni,
passano dall'adolescenza all'età adulta. Tradizionalmente essi sono considerati
come adulti dopo la cerimonia, con tutte le responsabilità familiari e sociali
che ne derivano. In passato, tutti gli adulti Han partecipavano a questa
cerimonia. Attualmente, si stima che è meno di 1 su 1000 il numero di adulti
Han che ne hanno preso parte.
Dopo la dinastia Han, l’Hanfu si sviluppò in una
varietà di stili, che prevedevano l’utilizzo di diversi tessuti e differenti
tecniche di lavorazione tessile. Molte volte gli stili vennero influenzati da
popolazioni vicine, come i popoli nomadi a nord e le culture dell’Asia centrale
ad ovest attraverso le Vie della Seta.
L’Hanfu ha influenzato l’abbigliamento tradizionale
di molte culture vicine, come il kimono giapponese, l'hanbok coreano, il ryūsō
di Okinawa e il vietnamita áo giao lĩnh.
L'Hanfu attualmente è utilizzato principalmente
in ambiti religiosi, indossato dai sacerdoti durante le cerimonie. Ma nei nostri giorni l’Hanfu sta riacquistando
fama tra i giovani cinesi in patria e oltremare.