domenica 10 ottobre 2021

Uno dei più bei giardini di Cina

Suzhou è famosa per i suoi giardini classici, alcuni dei quali sono diventati Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Il più famoso e il più grande è il Giardino dell’Umile Amministratore, considerato uno dei più raffinati di tutta la Cina meridionale.
Grande più di cinque ettari, il giardino si trova nel Gusu District. 

L’origine del giardino risale al periodo Shaoxing (1131 – 1162), quando apparteneva alla dinastia Southern Song.
Si narra che nel 1509 Wang Xiancheng, un ufficiale Ming che durante la sua vita lavorativa aveva subito numerose promozioni ma anche retrocessioni, conseguentemente alla morte di suo padre e per le delusioni dovute ad alcuni eventi in ambito lavorativo che lo videro accusato di corruzione, decise di rinunciare al suo ultimo incarico ufficiale come magistrato della contea di Yongjia e di ritirarsi in pensione.
Fu così che decise di iniziare la costruzione di un giardino in prossimità del fatiscente tempio di Dahong, dove poter piantare alberi e coltivare piante, conducendo una vita semplice, adatta ad un uomo umile come lui.
Da qui il nome del giardino che però fu anche noto come “Giardino del Politico Fallito”. 

Nei sedici anni impiegati per la sua costruzione, il giardino attirò le attenzioni non solo di personalità locali, ma anche di artisti e poeti, che descrissero Wang come un uomo che voleva trascorrere la sua esistenza da eremita, alla maniera di Tao Yuanming.
L’artista Wen Zhengming scrisse un saggio, intitolato “Il giardino dell’umile amministratore di Wang” che raccoglieva trentuno scene dipinte del giardino, accompagnate da altrettante poesie. 

Il figlio di Wang perdette il giardino, che gli servì per saldare i suoi debiti di gioco. Il giardino venne acquistato dallo stesso Wen Zhengming, che ridisegnò alcune delle precedenti trentuno scene, con le modifiche subite enzhennel tempo.

Alla morte di Zhengming il giardino cambiò numerosi proprietari e assunse diversi nomi, subendo numerose modifiche e ristrutturazioni e venendo, inoltre, suddiviso in tre distinte parti: la parte occidentale, la parte centrale e la parte orientale. Si dice che l’aspetto attuale risalga al 1860, quando il giardino divenne la residenza di Li Xiucheng, un comandante Taiping.
Solo nel 1949 il governo cinese riunì e ristrutturò le tre parti del giardino, per poi aprirlo al pubblico dal 1952. Il giardino venne dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1997. Insieme al Summer Palace a Pechino, al Mountain Resort of Chengde nella Provincia dell’Hebei e al Lingering Garden a Suzhou, è considerate uno dei quattro più famosi giardini nella Cina.

Seguendo la tradizione cinese, anche il Giardino dell’Umile Amministratore ha quattro componenti di base: la pietra, la pianta, l’architettura e l’acqua, che si combinano in un tripudio di canali, laghi con isole, boschetti, giardini di rocce e bonsai, numerosi padiglioni collegati da un labirinto di viottoli e ponticelli, tavolette, stele...

Le piante rappresentano le diverse stagioni: peonie per la primavera, loto per l’estate, osmanto per l’autunno e prugne fiorite per l’inverno.
La residenza si trova a sud del giardino. Con essa altri quarantotto edifici, impreziositi dalla presenza di ventuno alberi secolari e più di settecento penjing/penzai (bonsai con lo stile tipico di Suzhou).

Le tre aree in cui fu diviso nel corso dei secoli passati, sono ancora chiaramente distinguibili.

Il giardino orientale (anticamente chiamato Guitianyuanjue) è composto da un grande prato verde su sui si ergono un laghetto e un padiglione, molto scenografici, circondati da un boschetto di alberi di Mirto crespo. In questa area si trovano anche fitte foreste di bambù e pini e ruscelli tortuosi. L’edificio principale è l’Orchid and Snow Hall, sul cui muro meridionale è possibile consultare una mappa dell’intero giardino.

Il giardino centrale (Zhuozheng Yuan) è sicuramente la zona più elitaria: con un terzo della sua superficie ricoperta di acqua, quest’area è dominata dallo Stagno dell’Onda Impetuosa, all’interno del quale tre isole ricreano lo scenario delle isole del mare di Bohai e del Monte Penglai, circondato da alberi esuberanti, eleganti saloni, padiglioni e cortili. L’edificio principale in questa zona è la Hall of Distant Fragrance, che prende il nome dalla sua piscina di loto: quando in estate la piscina si riempie di fiori di loto, la fragranza inebria l’intero edificio. Vicino si trova il Small Flying Rainbow Bridge, ponte molto raro nel suo genere e l’unico attraversabile nel giardino.

Il giardino occidentale (anche detto Giardino Supplementare) è dominato dall’acqua, con uno stagno che corre da nord a sud e con un isolotto nella parte centrale, ricreando i paesaggi naturali costituiti da piccole montagne e stagni. In questa zona del giardino sorge il Padiglione delle 36 Paia di Anatre Mandarine, composto da quattro sale caratterizzate da pareti interamente realizzate con vetri bianchi e blu, dove sono esposti mobili Qing. All’estremità di questa zona del giardino si può ammirare il Giardino di Bonsai.

Negli ultimi anni il Giardino dell’Umile Amministratore è stato sede di varie esposizioni floreali: ogni primavera ed estate prendono luogo qui l’Azalea Festival e il Lotus Festival, oltre a varie esposizioni di bonsai.

Vicino al Giardino dell’Umile Amministratore si può visitare il Museo del Giardino, il primo museo a tema giardini classici cinesi, consistente di cinque sale espositive che presentano storia, arte, cultura ed eredità dei giardini di Suzhou.




































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